Seleziona una pagina

Nel week-end in Francia è andato in scena lo scontro al vertice tra il Paris Saint Germain e il Nizza; il risultato finale ha visto vincitore il club parigino per 4a1 ma la grande curiosità del match è stato mettere a confronto due tra i proprietari di club più ricchi al mondo: Nasser Al-Khelaïfi e Jim Ratcliffe; andiamo a conoscerli meglio.

Il primo, nel 2011, dopo l’acquisto della maggioranza del Paris Saint-Germain da parte della Qatar Investment Authority, viene eletto presidente del club e conquista in giro di pochi anni cinque campionati francesi, quattro Coppe di Francia, cinque Coppe di Lega francesi e cinque Supercoppe francesi. 

Attualmente è anche presidente e amministratore delegato di beIN Media Group, presidente del fondo sovrano Qatar Investment Authority, presidente della Federazione Qatariota di Tennis, vicepresidente della Federazione Asiatica di Tennis e presidente del FC Miami City, club calcistico americano.  Tra le sue proprietà, Al-Khelaïfi inoltre possiede grandi quote della Barclays, Sainsbury’s, e Harrods, Volkswagen, Walt Disney, The Shard, Heathrow Airport, Siemens e Royal Dutch Shell e anche una quota del più alto edificio d’Europa, lo Shard London Bridge.

Nel novembre 2013 è stato anche nominato Ministro senza portafoglio dal nuovo emiro Tamim bin Hamad al-Thani.
Per quanto riguarda il Paris Saint-Germain, il suo obiettivo principale è quello di vincere la tanto ambita Champions League.

È ai nastri di partenza invece la nuova avventura del presidente Jim Ratcliffe a Nizza: se la sconfitta di Venerdì è risultata come una brusca frenata, la squadra allenata dalla leggenda Patrick Vieira può comunque permettersi di sognare in grande dopo il recente cambio di proprietà. Sir Jim Ratcliff, 67 anni, cavaliere per i suoi servizi alle imprese e uomo poco presente davanti alle telecamere, è il titolare dell’azienda chimica Ineos, a cui lui stesso ha dato vita nel 1998.

La stessa impresa produce fatturati da record ed il patrimonio netto di Ratcliffe è stimato £ 21,05 miliardi . Parte di questo denaro però viene investito nel settore sportivo: Ineos infatti ha fondato un nuovo team di vela (investimento da oltre 100 milioni) con cui spera di competere alla America’s Cup del 2021; inoltre ha ottenuto anche successi nel ciclismo e nella maratona supportando il vincitore del tour de france Egan Bernal e il keniota Eliud Kipchoge che a Vienna ha corso la maratona in 1’59″40 stabilendo il record mondiale.

Ineos infine possiede anche il Losanna, club calcistico che milita nella prima divisione svizzera: “Abbiamo fatto alcuni errori a Losanna, ma li abbiamo rapidamente compresi, sono stati corretti e stiamo già vedendo i risultati” – commenta il neo presidente del Nizza – “I club devono comportarsi bene, sia all’esterno che sul campo, e non sarà diverso per l’OGC Nice perché vogliamo rafforzare il club in tutte le sue dimensioni nei prossimi anni.”

Le parole di Ratcliffe ci danno un’ulteriore conferma di come le società pensino ormai al proprio team a 360 gradi, quindi non solo all’aspetto prettamente calcistico ma anche a tutto ciò che lo completa come la gestione economica, i social e tutto l’aspetto di comunicazione.