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Amad Traorè è il primo 2002 ad aver segnato in serie A.
Proprio così, all’Atalanta di Gian Piero Gasperini questa settimana non è bastato aver giocato una partita storica di Champions league con il Manchester City e neanche vincere dopo tre giorni con l’Udinese. Troppo scontato e allora goleada a Udine (7-1 il risultato finale) e spazio ad uno dei talenti della primavera, Amad Traorè che entra, segna e stabilisce l’ennesimo record per la società bergamasca che conferma la propria bravura nel scovare nuove promesse.

Amad non risulta però il più giovane marcatore dei principali cinque campionati europei: nel Barcellona, Ansu Fati ha già segnato 2 reti in Liga; mentre nella classifica dei giovani bomber in Serie A, succede Pellegri (2001) e il primo 2000, Moise Kean.

Amad Diallo Traoré,17 anni, Ivoriano di Abidjan, trasferitosi in Italia da bambino, ha iniziato a giocare a pallone a Barco, una frazione di Bibbiano (Reggio Emilia); da qui la scoperta di Giovanni Galli che attraverso un amico con cui aveva condiviso alcuni viaggi umanitari, decise di portare Amad e suo fratello alla Lucchese dove dimostrarono subito entrambi qualità sopra la media. Poi uno all’Empoli e l’altro all’Atalanta: Hamed, il fratello di Amad ora al Sassuolo, ha esordito a 17 anni con l’Empoli in Serie B; Amad invece sta finendo il suo percorso di crescita sportiva nella primavera dell’Atalanta, uno tra i vivai più importanti d’Italia; aggregato alla prima squadra, ha subito sorpreso il tecnico Gasperini che ha voluto testarlo anche in uno spezzone di partita; entrato con personalità, forte di un sinistro molto raffinato, ha dimostrato tutti i suoi 17 anni davanti alle telecamere: “Durante la partita pregavo e pregavo di entrare. Mi sono detto, ho scelto di fare questo lavoro, perché dovrei avere paura?”.

Il giovane Ivoriano non ha avuto neanche il tempo di festeggiare perchè dopo neanche 24 ore è sceso in campo per la finale di Supercoppa primavera: entrato nella ripresa, ha servito due assist decisivi per le reti di Piccoli e Gyabuaa che hanno permesso all’Atalanta di mettere in bacheca un altro trofeo a livello giovanile.

Insomma il ragazzo ha dimostrato ampiamente di essere una stella della categoria e pronto per vivere la realtà del nostro massimo campionato ma la cosa che ci affascina di più è l’uso moderato e controtendenza rispetto ai ragazzi d’oggi dei social network dove però negli ultimi giorni ha acquisito molta più popolarità.